Il mare regala sempre sorprese, e non credeva ai suoi occhi Giuseppe Tagliareni, comandante del peschereccio Mimma, quando, “appeso” solo per i denti a uno sgombro utilizzato come esca per i pesci spada e grosso più di lui, ha trovato uno stranissimo pesce.
Quasi perfettamente trasparente, con branchie e colonna vertebrale ben visibili attraverso pelle e carne, assomigliava vagamente a un Barracuda… ma con enormi denti appuntiti e taglienti solo sulla mascella inferiore.
Contattato il responsabile dell’Acquario dell’Elba, Yuri Tiberto, il mistero veniva rapidamente svelato: si tratta di un raro pesce abissale, segnalato solo sporadicamente in acque italiane.
Conosciuto come “Luccio imperiale” – ma, in questi casi, non si può parlare realmente di “nome comune”, ed è molto più sensato citarlo solo con il nome scientifico di Sudis hyalina (Rafinesque) – è un predatore che fr equenta acque fredde e buie, fra i 300 e i 900 metri di profondità, cibandosi di pesci.
Sembra che abbia carni ottime, ma data la rarità e l’aspetto inquietante è praticamente impossibile trovarlo al mercato o sul menù di un ristorante: accontentiamoci quindi di vederlo in foto, aggiungendo un altro piccolo tassello alla conoscenza della fantastica biodiversità delle acque dell’Elba e dell’Arcipelago!
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